Economia circolare: dai fondi di caffè ricaviamo energia pulita

Anche un chicco di caffè, dopo aver regalato il piacere in una tazzina della classica bevanda, può continuare ad essere utile, trasformandosi in energia pulita. Lo sa bene Scattolin distribuzione automatica, l’azienda vending di Noale da tempo in prima linea nella diffusione dell’economia circolare, che ha messo a punto un progetto di recupero dei fondi caffè.

“Il progetto – spiega Massimo Scattolin titolare dell’azienda – prevede la costante riduzione di scarti e residui legati alla nostra attività commerciale. Oggi i fondi di caffè non sono più un rifiuto perché possono diventare energia preziosa utilizzati in impianti di biogas. Noi stimiamo di re-immettere in circolo 40 tonnellate di sottoprodotto che possono produrre 25.000 kWhe di energia elettrica da fonte rinnovabile, con un risparmio di circa 10.000 kg di Co2 non in immesse in atmosfera e di 4.200 TEP”.

I fondi di caffè recuperati da Scattolin, una volta stoccati in appositi big-bags vengono inviati agli impianti di produzione di biogas, una delle fonti alternative più utilizzate per la produzione di energia rinnovabile.

Non solo: oltre a produrre energia elettrica “pulita”, il chicco di caffè, nella parte rimasta dopo l’utilizzo il processo di digestione anaerobica finirà sui terreni agricoli sottoforma di digestato contribuendo all’arricchimento di sostanze organiche. “Questa è la dimostrazione – osserva Giorgia Scattolin, titolare con il fratello dell’azienda noalese – che anche un chicco di caffè, grazie all’economia circolare, può essere utilizzato senza produrre scarto. Noi siamo convinti che questa sia la strada per costruire un modello di sviluppo sostenibile”.