Agli Stati generali del vending a Roma: cambiare plastic e sugar tax

Si sono tenuti mercoledì 27 novembre a Roma, presso la sede di Confcommercio – Imprese per l’Italia, gli Stati generali del Vending. Un appuntamento annuale al quale era presente anche il titolare della nostra azienda, Massimo Scattolin, che ha condiviso le preoccupazioni emerse relativamente agli effetti che potranno avere sul comparto la plastic e sugar tax all’esame del Parlamento. Gli ultimi sviluppi della manovra di bilancio tengono col fiato sospeso il settore della distribuzione automatica che conta su 3 mila aziende con 33 mila lavoratori e che in Italia sviluppa un giro d’affari di 4 miliardi di euro con 12 miliardi di consumazioni annue e 25 milioni di consumatori. L’Italia è leader a livello internazionale: è il principale produttore di distributori automatici e ha una rete di oltre 800 mila distributori automatici installati che ne fanno il primo Paese europeo.

“Mai come quest’anno – spiega Massimo Trapletti, Presidente di Confida – abbiamo assistito nel dibattito politico ad una gara a proporre le più fantasiose tasse di scopo: dalla tassa sulle merendine (poi scongiurata), a quella sulle bevande zuccherate fino alla plastic tax. Sono tasse che penalizzano le imprese mettendo a rischio posti di lavoro e riducono i consumi delle famiglie, tasse ipocrite perché, mascherate dietro a obiettivi ambientali o di sana alimentazione, hanno in realtà il solo scopo di recuperare risorse finanziarie”. Trapletti si è detto “particolarmente preoccupato dall’effetto combinato di plastic tax e sugar tax che avrebbero una conseguenza pesante sul nostro settore e più in generale su tutta la distribuzione alimentare pertanto, se non si apporteranno correttivi alla manovra, gli effetti si vedranno presto sui numeri dell’occupazione e sul PIL”. L’economista Carlo Cottarelli, parlando di strategie per la crescita, ha spiegato che “per far ripartire l’Italia occorre far ripartire gli investimenti privati. I freni a questa ripartenza sono 3: la tassazione italiana è troppo alta ma per ridurre le tasse occorre tagliare la spesa pubblica; inoltre ridurre la burocrazia perché le imprese italiane spendono 35 miliardi in burocrazia; infine occorre riformare la giustizia che è troppo lenta: in Italia un processo civile in media dura 8 anni mentre in Germania due”.

Dall’incontro sono state avanzate le richieste di abbassare l’importo delle due tasse, escludere la plastica riciclata dalla plastic tax, prevedere un incentivo per chi la ricicla correttamente ed eliminare le bevande zero dalla sugar tax.